Canelli SDS

Il tutto iniziò nel 1957 quando nel rione detto di San Lazzaro fu edificata la chiesa per la neo nata comunità parrocchiale dedicata al giovane Santo, discepolo di Don Bosco, Domenico Savio. A guidare la parrocchia fu chiamato Don Giacomo Accossato coadiuvato da Don Beppe Travasino. Come normalmente accadeva, non vi era Parrocchia senza oratorio, non esisteva oratorio senza un campo di calcio ed ecco allora che allo scopo ben si addiceva quel campo coltivato prospiciente al sagrato della chiesa. Spesso l’attività dell’oratorio era delegata al Vice Parroco quindi, acquisito il campo, Don Beppe, recentemente scomparso, con notevole sacrifici allestì quello che ancora oggi è orgogliosamente il nostro campo sociale al mitico numero civico 30 di via Tosi. Dapprima qualche calcio fra giovani, poi visto che qualcuno se la cavava bene con i piedi, i primi tornei amatoriali. Si racconta che per poter disputare le partite in “notturna” venne realizzato un rudimentale impianto d’illuminazione con i fari delle macchine. Ancora oggi, molti di quei pionieri del calcio giallo-verde di San Domenico poi diventati noti giocatori e illustri astesani, ricordano con nostalgia quei tempi in cui il calcio si praticava in maniera spartana ma pulita. Correva l’anno 1963 quando arrivò l’affiliazione alla FIGC. Tale data pone l’U.S. San Domenico Savio fra le Società più vecchie di Asti, tra quelle ancora in attività, secondi solo all’A.C. Asti. Lungo sarebbe il discorso sui vari Presidenti e sulle decine di dirigenti che, come vere e proprie colonne, hanno sorretto le sorti della Società. Ci piace ricordare tra tutti l’alpha α della Società, e cioè il primo Presidente Romano Rag. Saracco e l’omega Ω, ovvero l’attuale presidente Bruno Scavino, passando dai Presidenti onorari Don Giacomo Accossato, scomparso nel 2008, Paolo Finotto e alla Signora Virginia Pozzo instancabile benefattrice e moglie del compianto Emilio Pozzo a cui è dedicato il campo sociale e alla cui memoria dal 1991 è dedicato il nostro torneo giovanile. A sostituire Don Giacomo, e pertanto nominati Presidenti onorari, i due nuovi parroci Don Mario Bonardi e Don Dino Barberis.

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